Giorgio Bevignani apre il suo studio al pubblico con l’installazione “Europa”
In uno spazio buio, dalle pareti nere, con soffitto e pavimento nero lucido, leggermente riflettente, una moltitudine di moduli sospesi formano una spirale orizzontale il cui fuoco occupa tutta la sua lunghezza.
Il movimento dell’onda simboleggia il continuo alternarsi del progresso e regresso nella cultura europea contemporanea, così come è stato anche nel passato, provenendo da Oriente verso Occidente, passando dallo sciamanesimo al mito, dal mito alle religioni, alla filosofia, alla nascita della tecnica e al suo diffondersi su tutto il pianeta; un’onda che ora guida il sentiero oscuro dell’umanità senza posa.
Nel mito si racconta che il continente prende il nome da Europa, principessa che avvicinatasi a un toro mansueto, comincia a decorarne con un nastro rosso le corna, per poi venire da esso rapita, quando svelerà la sua vera natura: si trattava infatti di Zeus, che con questo stratagemma la porta a Creta.
Il rosso nelle sue tonalità simboleggia il fuoco e la forza che anima il divenire.
I moduli sono di forme differenti come lo sono gli individui, e sono di colore rosso in tutte le sue tonalità.
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