GIORGIO BEVIGNANI – EOSECO
EOSECO e’ un progetto site-specific con opere di grandi dimensioni, realizzate dall’artista Giorgio Bevignani che comprende l’installazione dell’opera inedita EOSECO (Nulla esiste senza ombra) che da il titolo al progetto allestita nel cortile suggestivo cortile rinascimentale di Palazzo Zambeccari e le due opere I’M READY TO LIVE e SOUL OF THE DAWN che saranno collocate nella adiacente Piazza de’ Calderini.
Questa imponente mostra e’ a cura di Silvia Grandi e si svolgera’ dal 30 gennaio al 28 febbraio 2019.
Tutte le opere sono il risultato di una ricerca incentrata sulla luce e la materia, mentre l’opera fosforescente EOSECO, installata nel cortile rinascimentale del Palazzo, genera vibrazioni con l’uso del suono tridimensionale interagendo con il pubblico.
Eoseco consiste in una grande scultura sferoidale incentrata sul tema della luce, riprendendo le fila della sperimentazione sui materiali, diventata ormai cifra stilistica di Bevignani. Utilizzando, infatti, un intreccio di fili di nylon e il silicone pigmentato con colori fosforescenti sulla gamma dei gialli cadmio, l’artista sperimenta una inusuale scultura, in cui la texture del rivestimento appare piena di protuberanze, di rilievi e di villi simil-organici come una nube elettronica che cattura e rifrange la luce, mostrandosi come una grande goccia luminescente. Come afferma lo stesso artista nell’intervista fattagli dalla curatrice Silvia Grandi “la materia è ricettacolo di luce; colpita da essa rivela ai nostri recettori tutti i colori del suo complesso ventaglio plastico. Ho scelto la forma sferoidale, propria dei semi, perché più capiente con una minore superficie, come avviene per le gocce d’acqua”.
Il grande seme che accoglie i visitatori nel cortile di Palazzo Zambeccari appare però ormai libero dalla terra in cui è stato messo a germinare; è sospeso alla ricerca di quella luce del sole che lo farà crescere e come un globo di materiale organico trasmette ai visitatori anche il suo intrinseco “rumore”. L’opera in silicone, nylon, poliuretano e polipropilene, è, infatti, sospesa ad un solo filo che, ruotando, crea un movimento e di conseguenza, l’aria al suo interno genera micro suoni amplificati e diffusi che miscelano le frequenze sonore emesse dalla frizione dei diversi materiali nelle fasi della costruzione della scultura.
Organizzazione: Galleria Stefano Forni
Evento creato da: Francesca Goldoni per Palazzo Zambeccari
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