La mostra antologica “Marco de Luca” al MAR di Ravenna
La mostra antologica Marco De Luca, curata da Claudio Spadoni, sarà ospitata al MAR di Ravenna dal 23 settembre al 4 novembre 2012. In esposizione circa trentaquattro opere, considerate le più significative degli ultimi trent’anni di produzione dell’artista e tutte fortemente rappresentative del suo approccio innovativo, e al tempo stesso antico, alla tecnica del mosaico.
Marco De Luca si riappropria del mosaico dopo l’esperienza pittorica dei primi anni Settanta, un’esperienza con ottimi risultati, ma che aveva esaurito le proprie potenzialità espressive inducendo l’artista a cercare un nuovo linguaggio, uno strumento diverso per recuperare la propria creatività e la propria dimensione del tempo.
L’incontro con il mosaico era in realtà già avvenuto negli anni della formazione, durante l’apprendistato nella bottega di Carlo Signorini a Ravenna e in occasione delle numerose campagne di restauro alle quali aveva preso parte, durante le quali aveva potuto apprendere l’antica tecnica musiva.
La scelta degli anni Settanta, fondamentale per il successivo percorso artistico, fu principalmente dettata da una personale concezione del linguaggio musivo, nel quale scultura e pittura, regina per eccellenza delle arti figurative, risultano pienamente coinvolte. L’ampio bagaglio di conoscenze tecniche e artistiche hanno permesso a De Luca di sviluppare la propria opera come sintesi perfetta tra antico e presente, di coniugare l’attenzione alla cultura contemporanea con la conoscenza dell’antico. L’approccio innovativo alla tecnica, già nei primi anni ‘80, si traduce nel totale abbandono del progetto pittorico, considerato fino ad allora parte integrante della “progettualità del mosaico” e ancora fondamentale per il mosaico inteso come arte applicata. Per De Luca la progettazione e l’esecuzione sono parte dello stesso processo creativo; la scelta dei materiali, il taglio delle tessere, l’allettamento sulla malta sono parti integranti di una complessa prassi che traduce un pensiero, un concetto di tempo, una condizione espressiva.
Anche nelle opere degli anni successivi la componente dell’oggettivazione-espressione, in forma concreta e oggettiva o in immagini, di pensieri – si traduce in termini di materia e di luce.
In un periodo di grande complessità come quello che stiamo vivendo, per De Luca l’artista ha la responsabilità di riappropriarsi degli strumenti di indagine, anche di tipo filologico, necessari ad analizzare i processi del fare e del pensare che determinano la creazione di un’opera d’arte. E il mosaico offre un terreno fertile per indagini creative di questo tipo.
In mostra, una selezione di trentaquattro opere, ripercorre l’evolversi della sua poetica a partire dagli anni ’80 fino ad oggi.
Il catalogo, con i contributi di Claudio Spadoni, Fulvio Dell’Agnese e Sabina Ghinassi, sarà edito dalla casa Editrice Umberto Allemandi.
Biografia
Nato a Medicina, in provincia di Bologna, nel 1949, Marco De Luca si diploma presso L’Istituto d’Arte per il Mosaico Gino Severini di Ravenna nel 1968 e presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1973. Tra il 1973 e il 1975 collabora con il laboratorio Il Mosaico di Carlo Signorini realizzando molte opere musive su progetto di artisti di fama internazionale e partecipando a numerose campagne di restauro per conto della Soprintendenza ai Beni Culturali di Ravenna e di Bari.
Nel 1976 viene nominato docente di ruolo in discipline pittoriche all’Istituto Statale d’Arte per il Mosaico di Ravenna, dove insegna fino al 2002. Nel 2007 è incaricato dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna per la docenza di Work Shop mosaico. Nel 1998 pubblica il volume Il mosaico per immagini.. A partire dal 1973 inizia ad esporre in numerose mostre personali e collettive, in Italia, Stati Uniti, Giappone, Inghilterra, Francia, Lussemburgo, Turchia, Russia. Tra le ultime esposizioni in ordine di tempo, si segnala la partecipazione nel 2011 alla IV Biennale di Mosca (Musivum Gallery, 1 marzo – 8 aprile 2012), dove ha presentato la personale Silicio Con-Forme.
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