A dieci anni dalla morte di Carlo Gajani, arriva – dall’8 ottobre al 6 novembre 2020 – a Bologna una grande retrospettiva dell’artista a cura di Renato Barilli (coadiuvato da Piero Casadei e Luca Monaco per la fotografia e Giuseppe Virelli per la pittura) negli spazi del Centro Studi della Didattica delle Arti di Via Cartoleria 9. La mostra è promossa dalla Fondazione Carlo Gajani presieduta da Angela Zanotti Gajani e dal Liceo artistico Francesco Arcangeli di Bologna.
CARLO GAJANI IN MOSTRA A BOLOGNA
La mostra ripercorre l’intera carriera di Gajani attraverso una vasta selezione di opere che copre un arco temporale di oltre quarant’anni diviso in tre sezioni principali. La prima e la seconda sono dedicate rispettivamente all’incisione e alla pittura e vanno dagli anni Sessanta agli anni Settanta del secolo scorso, con un percorso che pone sotto la lente d’ingrandimento il passaggio dell’artista dalla prima fase Informale a quella propriamente Pop, per concludersi con un ultimo periodo caratterizzato dalla sperimentazione di una sorta di pittura “neo-divisionista”.
Carlo Gajani è stato un artista bolognese che si è dedicato principalmente all’incisione, alla pittura e alla fotografia. Negli anni ’70 rivolge il proprio interesse verso il ritratto dipinto a partire da una base fotografica ed esegue così numerosi ritratti di artisti, scrittori e intellettuali – da Moravia a Pasolini, da Calvino a Eco, da Arbasino a Ginzburg. Altri temi e soggetti di suo interesse sono stati i paesaggi urbani e non, i nudi e i rapporti che si instaurano tra fotografo e modella. Le opere di Gajani sono state esposte in diversi spazi privati e pubblici in Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Stati Uniti e Canada.